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Il prosecco è uno dei nostri consigli per chi, come noi, ama i cavalli e la loro eleganza e, se vuole, in questa pagina può suggerirci un argomento che le piacerebbe leggere. Grazie.
E se…
E se anche lei ama i cavalli e la loro eleganza come li amiamo noi, visiti la pagina di Club Cavallo Italia Friends.
Grazie. La stiamo aspettando.
Cari amiche e cari amici come sapete siamo sempre alla ricerca del meglio del Made in Italy da consigliare e in questa pagina vi presentiamo un’eccellenza tutta italiana: il Prosecco Superiore, un vino bianco, naturalmente un vino elegante dai profumi fruttati e floreali unici al mondo.

Iniziamo il nostro viaggio alla scoperta del miglior Prosecco proprio dove ha origine questo straordinario vino, a Conegliano Valdobbiadene, nell’area di collina nel Nord Est d’Italia, una piccola città a circa cinquanta chilometri dall’isola di Murano (Venezia), dove nasce la nostra collezione di Cavalli in Vetro di Murano.

La storia del Prosecco
Da più di trecento anni a Conegliano Valdobbiadene si coltivano le preziose uve che danno origine al vero Prosecco Superiore.

La storia di questo straordinario vino parte ufficialmente nel 1876 con la fondazione della prima Scuola Enologica d’Italia.
Nel 1969 l’area di produzione, che comprende su 15 piccoli comuni e rappresenta il cuore del Prosecco, è riconosciuta denominazione storica italiana.
Nel 2009…
Nel 2009, con la riorganizzazione della denominazione Prosecco, il Ministero dell’Agricoltura la classifica come Denominazione di Origina Controllata e Garantita (DOCG), che rappresenta il massimo livello qualitativo italiano.
A questa si affiancano la DOCG Asolo e la DOC Prosecco, estesa su nove province di Veneto e Friuli Venezia Giulia, creata per proteggere il patrimonio viticolo del Prosecco e tutelarlo in tutto il mondo.
Per concludere, dal 2019 le Colline del Prosecco di Conegliano e Valdobbiadene sono inserite nell’elenco dei Patrimoni dell’umanità dell’UNESCO.

Ora che abbiamo conosciuto la storia del Prosecco scopriamo quello che troviamo su ogni bottiglia, iniziando dalla fascetta.
La bottiglia del Prosecco
Ogni bottiglia è contraddistinta dalla fascetta di Stato, che riporta un numero che la rende unica e tracciabile, insieme a nome ed al marchio della denominazione.
Si riconosce dal colore dorato, che identifica tutti vini DOCG italiani.
Proseguiamo con l’etichetta, che è la carta d’identità del vino.
L’etichetta riporta molte informazioni sulla bottiglia ma la più importante è il nome del territorio da dove nasce, da solo o associato al Prosecco Superiore per lo spumante.

Adesso che lo conosciamo, vediamo, naturalmente, come va bevuto il Prosecco per assaporare nel modo migliore il suo gusto.
Come va bevuto il Prosecco
Fresco, versatile e dalla alcolicità moderata, il Prosecco si presta a molte occasioni di consumo.
È diventato celebre in tutto il mondo come il miglior aperitivo ma si presta anche ad un consumo a tutto pasto, in particolare nella versione Brut.
Va servito sempre da solo, non dovrà mai miscelarlo e il segreto dell’abbinamento è saper coniugare la sua personalità elegante e mai invasiva con piatti che facciano emergere le sue caratteristiche con cotture che mantengano i sapori e i profumi originali.
Grazie
La ringraziamo per il tempo che ha trascorso con noi e la invitiamo a conoscere i nostri eventi: Moda & Cavalli, il Campionato Italiano di Galoppo Le Classiche Italiane e Memorial Ribot.

Torni a trovarci spesso. La sua visita è sempre particolarmente gradita.
Ogni volta troverà nuove notizie sul mondo di chi ama i cavalli e la loro eleganza.
Ora le chiediamo una cortesia
Se le è piaciuto leggere del Prosecco, invii il link di questa pagina a chi saprà apprezzarlo.
Ne saremo davvero felici e, se vuole scriverci: customercare@clubcavalloitalia.it
Noi rispondiamo sempre. Grazie ancora e a presto.